Somministrazione di alimenti e bevande tramite distributori automatici: novità IVA dal 2014

distributoriA partire dal 01 gennaio 2014 la somministrazione di alimenti e bevande tramite distributori automatici sconterà l’aliquota Iva del 10% e non più del 4%. Si tratta di una delle novità previste dal decreto legge n. 63 del 2013, con l’intento di recuperare maggiori risorse finanziarie.

Il legislatore in questo caso ha ritenuto più opportuno assoggettare ad aliquota ridotta quei beni necessari ed indispensabili per la vita delle persone, quali i generi alimentari di prima necessità, considerando gli alimenti e le bevande dei distributori automatici come non strettamente di prima necessità. In definitiva dal 2014, anche gli snack, il caffè, le merendine e le altre bevande acquistate dai distributori automatici avrà un’IVA al 10%.

Il decreto legge 63/2013 interviene sulla tabella A, parte II, allegata al DPR 633/72 che elenca tutti i beni e servizi assoggettati ad aliquota Iva ridotta al 4%, abrogando il numero 38 ed inserendo, al suo posto, una aggiunta al numero 121 della tabella A, parte III del DPR 633/72 che elenca, invece, tutti i beni e i servizi assoggettati ad Iva al 10%.

Per gli approfondimenti sull’attuale disciplina, si rimanda ad altro post precedentemente pubblicato su questo blog: “Distributori automatici e acquisto di cialde/capsule: trattamento fiscale e contabile”.

Distributori automatici e acquisto di cialde/capsule: trattamento fiscale e contabile


Nell’arco degli ultimi anni, i distributori automatici stanno invadendo diversi settori commerciali che un tempo erano riservati ai tradizionali punti vendita. Ai classici distributori di alimenti e bevande si sono affiancati distributori di sigarette, giocattoli, cd, ecc.
I distributori automatici hanno dato vita ad un vero e proprio commercio dove l’elemento caratterizzante è l’assenza di un contatto diretto tra cliente e venditore che usufruisce in maniera del tutto autonoma dell’intervento diretto di chi cede il bene.

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