Legge di stabilità : da gennaio 2016 possibile aumento dell’IVA

IVAUna delle sorprese delle bozze di legge della Stabilità 2015 riguarda l’incremento delle aliquote IVA a partire dal 2016. L’origine della misura è l’attivazione della clausola di salvaguardia inserita nella Legge di Stabilità 2014 (L. 147/2013). L’incremento dovrebbe riguardare sia l’aliquota IVA ordinaria del 22% – spalmato su tre anni – che l’aliquota IVA agevolata del 10% – spalmato su due anni –  e dovrebbe essere efficace dal 2016. Al momento non è stato ancora dettagliato l’ammontare dell’incremento ma certo è che, anche limitato a un punto percentuale l’aggravio, così come ora è formulata la disposizione, sarà automatico a partire dal 2016 e se anche con un aumento di un solo punto percentuale porterà il valore dell’aliquota più alta al 25% per il 2018, una misura che non va propriamente nella direzione di spingere verso i consumi e di ridurre la pressione fiscale.

Ricordiamo che nell’ottica di recuperare gettito fiscale, il legislatore ha già ritoccato ben due volte le aliquote IVA negli ultimi anni, limitandosi ad aumentare esclusivamente l’aliquota IVA ordinaria: prima nel 2011 (D.L. 138/2011, conv. con mod. L. 148/2011) e successivamente nel 2013 (art. 11, co. 1, D.L. n. 76/2013) è stato previsto rispettivamente l’aumento dell’aliquota IVA ordinaria dal 20% al 21% e dal 21% al 22%. Continua a leggere

Ecco perché gli imprenditori italiani scelgono di investire in Spagna nel mercato delle sigarette elettroniche

spagna-italiaPer chi fosse interessato, c’è uno articolo molto interessante circa nuove opportunità di investimento in Spagna nel mercato delle sigarette elettroniche. L’articolo è pubblicato dallo Studio Legale AF&G, studio specializzato nella consulenza aziendale Italia-Spagna.

In Italia, il mercato delle sigarette elettroniche sembra, infatti,  già destinato a fronteggiare le tipiche difficoltà causate da accise spropositate – che raggiungeranno il 58% a partire dal mese di gennaio 2014 – con conseguenze nefaste per la produzione, la distribuzione e la vendita al dettaglio (in particolar mode se si ha molta merce in stock). L’investitore, quindi, di fronte ad una situazione tutt’altro che promettente, per rendere redditizi i suoi investimenti, può puntare sul mercato spagnolo che consente prima di tutto di operare in un regime esente da imposizioni fiscali troppo elevate e, soprattutto, è un’occasione perfetta per poter effettuare transazioni a livello comunitario approfittando anche della libertà di interscambio tra paesi membri dell’Unione Europea.

L’articolo integrale e’ consultabile da questo link “Ecco perché gli imprenditori italiani scelgono di investire in Spagna nel mercato delle sigarette elettroniche“.