Interessi Legali 2014: dal 2,5% all’1%
Dal 01 gennaio 2014 il tasso degli interessi legali ex articolo 1284 del Codice Civile, si ridurrà dal 2,5% all’ 1%. per effetto del Decreto del 12/12/2013, pubblicato nella G.U. n. 292 del 13 dicembre 2013, del Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha la facoltà di modificare il tasso di interesse legale, con decreto da emanarsi non oltre il 15 dicembre, sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno (articolo 2, comma 185, legge 662/1996). Se entro tale data non è fissata la nuova misura del saggio, questo rimane invariato per l’anno successivo.
Oltre che per altri settori, la variazione del tasso di interesse si fa sentire in particolare in ambito fiscale, per le somme da versare a titolo di ravvedimento operoso in quanto oltre alle somme dovute e alle sanzioni sono dovuti gli interessi legali, nella misura dell’2,5% annuo fino al 31 dicembre 2013, e nella nuova misura del 1% dal 1° gennaio 2014.
La stampa dei registri obbligatori : numerazione e assolvimento imposta di bollo
Il prossimo 31 dicembre 2013 i contribuenti che gestiscono la contabilità ordinaria con sistemi “meccanografici” devono effettuare la stampa dei registri contabili. La normativa vigente prevede infatti che i registri contabili di contribuenti che gestiscono la contabilità ordinaria debbano essere stampati su supporti cartacei entro il 31 dicembre dell’esercizio successivo a quello di riferimento. Solo nel caso di ispezione precedente a tale scadenza i registri devono essere stampati alla richiesta degli organi verificatori.
A tal fine si ricorda che ai fini civilistici e fiscali (imposte sui redditi e IVA) i registri di cui sopra sono: Continua a leggere
Proroga scadenza acconti imposte: si slitta al 10 dicembre 2013
Lo staff di Business&Impresa segnala lo slittamento al 10 dicembre 2013 (anziché al 2 dicembre) del pagamento degli acconti IRPEF, IRAP e IRES. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, parlando dell’abolizione della seconda rata Imu sulla prima casa che dovrebbe “chiudersi” martedì.
L’imperativo è ormai quello di trovare circa Euro 900 milioni per finanziare la cancellazione della seconda rata dell’IMU 2013 su fabbricati rurali e terreni e agricoli e per compensare i Comuni italiani dalle mancate entrate della tassa sulla casa.
Non sembra quindi causale lo slittamento al 10 dicembre 2013 (anziché al 2 dicembre) del pagamento degli acconti IRPEF, IRAP e IRES.
Si spera solo che non ci sarà un ulteriore aumento degli anticipi per coprire la cancellazione della prima rata dell’IMU.
E’ certo che il mese di Dicembre 2013 sarà un vero caos in termini di gestione finanziaria per uscite tributarie. Mancando nel nostro Paese una politica almeno quinquennale di programmazione fiscale – prassi ormai consolidata in altri Paesi -, gestire un business in Italia è veramente difficile. Con queste tempistiche sembrano venire anche meno alcuni dei presupposti e dei diritti riconosciuti dallo statuto dei contribuenti.
AGGIORNAMENTO DEL 4 DICEMBRE 2013
Come avevamo predetto, nei scorsi giorni, con un comunicato stampa del Ministero dell’economia e delle finanze datato 30 novembre 2013, è stato deciso che per il periodo d`imposta in corso al 31 dicembre 2013, gli esercenti attivita` finanziarie, creditizie e assicurative effettuano il versamento dell`acconto dell`IRES nella misura del 130% e tutti gli altri soggetti IRES nella misura del 102,5%. L`incremento delle aliquote vale anche ai fini dell`IRAP.
Per il periodo d`imposta 2014, invece, tutti i soggetti IRES, compresi quelli esercenti attivita` nei settori finanziari, creditizi e assicurativi, calcoleranno l`acconto dell`IRES (e, conseguentemente, dell`IRAP) in misura pari al 101,5%.
Clima di fiducia delle imprese in Italia
Lo staff di “Business&Impresa” segnala una pubblicazione dell’ISTAT relativa al clima di fiducia delle imprese in Italia nel mese di Ottobre 2013.
Dallo studio pubblicato dall’ISTAT, emerge che nel mese di ottobre 2013 l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), espresso in base 2005=100, scende a 79,3 da 82,8 di settembre dello stesso anno. Nelle ultime tre rilevazioni le prospettive in generale erano migliorate. Pesano in particolare i dati relativi al settore del commercio e dei servizi, mentre proseguono in crescita le imprese manifatturiere e di costruzione. Continua a leggere
Ecco perché gli imprenditori italiani scelgono di investire in Spagna nel mercato delle sigarette elettroniche
Per chi fosse interessato, c’è uno articolo molto interessante circa nuove opportunità di investimento in Spagna nel mercato delle sigarette elettroniche. L’articolo è pubblicato dallo Studio Legale AF&G, studio specializzato nella consulenza aziendale Italia-Spagna.
In Italia, il mercato delle sigarette elettroniche sembra, infatti, già destinato a fronteggiare le tipiche difficoltà causate da accise spropositate – che raggiungeranno il 58% a partire dal mese di gennaio 2014 – con conseguenze nefaste per la produzione, la distribuzione e la vendita al dettaglio (in particolar mode se si ha molta merce in stock). L’investitore, quindi, di fronte ad una situazione tutt’altro che promettente, per rendere redditizi i suoi investimenti, può puntare sul mercato spagnolo che consente prima di tutto di operare in un regime esente da imposizioni fiscali troppo elevate e, soprattutto, è un’occasione perfetta per poter effettuare transazioni a livello comunitario approfittando anche della libertà di interscambio tra paesi membri dell’Unione Europea.
L’articolo integrale e’ consultabile da questo link “Ecco perché gli imprenditori italiani scelgono di investire in Spagna nel mercato delle sigarette elettroniche“.
L’IMPOSTA DI REGISTRO SUI CONTRATTI PRELIMINARI
Con la C.M. n.18/E del 29 maggio 2013, l’Agenzia delle Entrate ha voluto presentare una guida operativa della tassazione degli atti ai fini dell’imposta di registro. Molto interessanti appaiono le precisazioni fornite dall’Agenzia con riferimento ai contratti preliminari molto diffusi nella pratica, e in particolare nel comparto immobiliare.
A tal fine ricordiamo che in materia di immobili:
- l’art.2645-bis c.c. impone la trascrizione dei contratti preliminari relativi a beni immobili redatti in forma di atto pubblico o scrittura privata autentica;
- i contratti preliminari concernenti beni immobili sono in ogni caso soggetti a registrazione in termine fisso e al pagamento dell’imposta fissa di registro (R.M. n.302028/74). Continua a leggere
Riduzione Canone di Locazione: nessun obbligo di registrazione
E’ sempre più frequente nel mercato degli affitti ad uso residenziale e soprattutto commerciale che tra locatore e conduttore venga pattuita una riduzione del canone di locazione. Si ricorda che per tale situazione non è obbligatoria la comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
La cosa è stata già chiarita da tempo con la Risoluzione n. 60/E emessa dall’Agenzia delle Entrate il 28 giugno 2010, a seguito di un interpello presentato da un contribuente. Con tale risoluzione, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che l’accordo tra il locatore ed il conduttore per ridurre il canone di locazione pattuito non incorre nell’obbligo di comunicazione all’Amministrazione Finanziaria. Sono infatti solo le cessioni, le proroghe e le risoluzioni che, ai sensi dell’art. 17 del DPR 26 aprile 1986, n. 131 (di seguito T.U.R.), vanno registrate in termine fisso, anche se stipulate verbalmente, con il versamento dell’imposta (Euro 67,00) da versare entro 30 giorni. L’art. 19 del T.U.R. richiede inoltre di denunciare solo quegli eventi “che danno luogo ad ulteriore liquidazione d’imposta“, perciò per esempio il caso di aumento del canone. Continua a leggere
Le Micro, Piccole e Medie Imprese nelle Regioni Italiane
Lo staff di “Business&Impresa” segnala una pubblicazione dell’osservatorio delle micro, piccole e medie imprese nelle regioni italiane del settembre 2013.
Dall’analisi emerge, tra l’altro, che:
- Nel I semestre 2013 il saldo demografico risulta negativo e pari a -24.261 imprese, sintesi di un flusso di iscrizioni (219.066) inferiore al flusso delle cessazioni al netto delle cancellazioni di ufficio (243.327). Lo stock di imprese registrate, al 30 giugno del corrente anno, si posiziona a poco più di 6 milioni.
- Il tasso di crescita del sistema produttivo è negativo e pari, nella prima metà del corrente, a -0,39% mentre quello relativo al comparto dell’Artigianato a -1,58%. Continua a leggere
Imposta di registro, ipotecaria e catastale: nuovi importi dal 2014
Il cosiddetto “DL Istruzione” in corso di conversione, modifica dal 1 gennaio 2014 gli importi delle imposte di registro, ipotecaria e catastale. La materia era stata già effetto di modifica da parte del D. Lgs 23/2011 che all’art 10 prevedeva a partire dal 1° gennaio 2014:
- l’abbassamento dell’imposta di registro per l’acquisto della “prima casa dal 3 al 2 per cento (con la ridefinizione dei requisiti in base ai quali una casa si intende “di lusso”, per la quale l’agevolazione non è concessa);
- la tassazione di ogni altro trasferimento immobiliare a titolo oneroso con l’aliquota del 9% (oggi si spazia dal 3 al 15 per cento, a seconda dei casi);
- l’azzeramento delle imposte ipotecaria e catastale connesse ai predetti trasferimenti immobiliari;
- la soppressione di «tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, anche se previste in leggi speciali» relative ai trasferimenti immobiliari a titolo oneroso. Continua a leggere

