Legge di stabilità 2015: novità in materia di ravvedimento operoso

ravvedimento-operosoLa Legge di stabilità 2015 ha introdotto importanti novità in materia di ravvedimento operoso riconoscendo termini più lunghi e minori cause di preclusione rispetto al passato e offrendo quindi maggiori opportunità ai contribuenti per sanare le proprie posizioni aperte con il Fisco.

ISTITUTO DEL RAVVEDIMENTO OGGI

Con il “ravvedimento” il contribuente può regolarizzare omissioni e irregolarità e beneficiare della riduzione delle sanzioni amministrative ordinarie. Il ravvedimento è consentito entro determinati limiti di tempo e quando:

  • la violazione non è stata già constatata dall’ufficio o ente impositore e notificata all’autore della stessa
  • non sono iniziati accessi, ispezioni e verifiche (in questi casi l’esclusione dal ravvedimento non è totale, ma limitata ai periodi e ai tributi oggetto di controllo)
  • non sono iniziate altre attività amministrative di accertamento (notifica di inviti a comparire, richieste di esibizione di documenti, invio di questionari, eccetera) formalmente comunicate all’autore o ai soggetti solidalmente obbligati.

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Agenzie immobiliari: si paga l’imposta di pubblicità per i cartelli con foto case in vendita o locazione

agenzia-immobiliare-vetrinaLe Agenzie Immobiliari che espongono nelle proprie vetrine cartelli contenenti annunci di case in vendita o in locazione con tanto di foto e descrizione devono pagare l’imposta sulla pubblicità. E quanto ha stabilito la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 21966 depositata il 16 ottobre 2014.

IL CASO

Un contribuente ricorreva, dinanzi la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia-Mestre, per l’annullamento di un avviso di accertamento emesso dal Comune di Verona al fine di assoggettare ad imposta comunale di pubblicità i cartelli esposti nelle vetrine della sua agenzia immobiliare.

I cartelli pubblicitari in questione raffiguravano le case in vendita o in locazione, con le relative descrizioni, contenenti il logo dell’agenzia immobiliare. La Commissione Tributaria si era espressa a favore dell’Agenzia Immobiliare sostenendo che la stessa non dovesse versare l’imposta sulla pubblicità per i cartelli suddetti in, ritenendo che la vetrina così composta dovesse essere trattata come uno scaffale di un qualsiasi esercizio commerciale. Continua a leggere

Riduzione Canone di Locazione: esenzione da imposta di registro e di bollo

Riduzione canone di locazioneAvevamo già trattato in un precedente articolo, l’assenza di un obbligo di registrazione dell’accordo di riduzione del canone di locazione. Si rimanda a tale articolo, per approfondimenti – Riduzione Canone di Locazione: nessun obbligo di registrazione.

Nel frattempo, l’articolo 19 del D.L. n.133/14 (“Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle cattività produttive pubblicato sulla G.U. n. 212 del 12 settembre 2014) ha esentato dall’assoggettamento a imposta di registro e a imposta di bollo le registrazioni degli accordi con i quali locatore e locatario dispongono la riduzione dei canoni di un contratto di locazione immobiliare in essere. Continua a leggere

Addio CUD: dal 2015 arriva la Certificazione Unica. Novità anche per i professionisti

modello-CUD-2014-compilabileL’agenzia delle Entrate ha diffuso il 26 settembre 2014 la prima bozza del modello di Certificazione Unica (Cu 2015) che manda in pensione il tradizionale modello CUD e farà confluire in un unico documento tutti i redditi corrisposti nel 2014: non solo, quindi, quelli di lavoro dipendente e assimilati, ma anche quelli finora certificati in forma libera.  Il modello di Certificazione Unica diventa, infatti, anche la certificazione per i redditi erogati a lavoratori autonomi (nella specie, professionisti), percettori di provvigioni comunque denominate e percettori di redditi diversi soggetti a ritenuta, a titolo d’acconto o di imposta.

La prima novità della Cu 2015 è che i sostituti, oltre che consegnare la certificazione ai percettori, dovranno anche trasmetterne i dati all’Agenzia entro il 9 marzo 2015 (il 7, data di scadenza dell’obbligo, cade di sabato).

Con la “Certificazione Unica” i sostituti d’imposta compileranno un solo frontespizio contenente i propri dati, le informazioni anagrafiche del contribuente e il prospetto dei figli e degli altri familiari a carico del dipendente o pensionato in relazione ai quali sono state riconosciute le detrazioni per carichi di famiglia.

La sezione dei professionisti e degli agenti e rappresentanti di commercio richiede, invece, fra gli altri dati, il totale delle somme corrisposte, l’importo non soggetto a ritenuta, le spese rimborsate, l’imponibile e le ritenute di anni precedenti, i contributi previdenziali sia a carico del sostituto che del sostituito.

S.p.A.: ridotto il capitale sociale minimo

erogazioni_liberali_2012Il Decreto Competitività (D.L. 91/2014 convertito dalla L. 116/2014 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 del 20.08.2014) ha confermato le novità riguardanti la riduzione del capitale sociale minimo occorrente per la costituzione di una Società per Azioni, che passa da Euro 120.000 ad Euro 50.000.

L’attuale versione dell’art. 2327 ante decreto del codice civile dispone che “la società per azioni deve costituirsi con un capitale non inferiore ad Euro 120.000 ”.L’art. 2454 del codice civile prevede, inoltre,  che la medesima disposizione si applica per le SAPA.  Per quanto riguarda le S.r.l. gli articoli 2463 e 2463 – bis del codice civile prevedono che il capitale sociale minimo per la costituzione sia pari ad Euro 10.000. Ricordiamo che e’ prevista la possibilità di costituzione di S.r.l. con 1 solo euro. Inoltre, per le S.r.l. semplificate il capitale minino deve essere almeno pari a 1 euro e inferiore all’importo di 10.000 euro di cui sopra.

È evidente che la finalità della modifica normativa è incentivare la costituzione di SPA.

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Locazione non abitativa: se non prevista la rivalutazione ISTAT non spetta

tasso-di-interesseLa Cassazione, in una recente sentenza – Cass. sent. n. 11675/14 del 26.05.2014 –  ha precisato  che per

  • Locazioni uso abitativo: l’aumento in base all’indice ISTAT è dovuto per legge, in modo automatico e anche in assenza di previsione nel contratto, solo per il caso delle locazioni ad uso abitativo, ma deve essere richiesto dal locatore: pertanto, se tale richiesta non è mai stata fatta, esso non spetta.
  • Locazione non abitativa: l’aumento non può essere richiesto se non previsto nel contratto (a differenza, invece, di quanto accade con la locazione a uso abitativo). E’ bene quindi ricordarsi sempre di inserire, tra le clausole, l’obbligo di aggiornare il canone in base all’aumento ISTAT.

Le parti sono libere di determinare l’aggiornamento Istat o meno, ma se non lo fanno non esiste modo di tornare indietro se non sottoscrivendo un nuovo contratto.

Ricordiamo infine che è sempre necessaria la richiesta di aggiornamento inoltrata da parte del locatore per far sorgere il diritto all’aumento. In altre parole, il locatore può pretendere il canone aggiornato solo dal momento di tale richiesta. Se in passato non ha avanzato tale richiesta, si perde il diritto al pagamento degli arretrati. Questo è applicabile in egual modo sia per le locazioni ad uso abitativo che a quello non abitativo.

E’ già tempo di Spesometro

spesometro 2014Non sono ancora passati 3 mesi dall’invio dello spesometro 2013 relativo all’anno di imposta 2012 che i soggetti passivi IVA devono effettuare nel mese di aprile, l’invio della comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA registrate nell’anno 2013.

I contribuenti IVA mensili sono infatti chiamati ad effettuare l’invio dello spesometro 2014 entro il 10 aprile 2014. Tutti gli altri lo dovranno inviare entro il 20 aprile (termine prorogato al 22 data la Santa Pasqua).
La presentazione deve essere presentata esclusivamente per via telematica direttamente o tramite un intermediario abilitato.

Per lo spesometro 2014, è stato predisposto uno software e modello specifico, che dal 28 febbraio 2014 è obbligatorio utilizzare anche per l’invio delle comunicazioni black list.

Il mancato invio o l’invio con dati errati è sanzionato con un importo che va da 258 a 2.065 euro. E’ comunque consentito l’utilizzo del ravvedimento per sanare le irregolarità mediante il pagamento di una sanzione ridotta di 86 euro, da pagare mediante F24.

Affitti tracciabili? Come non detto: si torna al contante

affitti in contantiCambiare tutto per non cambiare niente. E’ quanto emerge dal chiarimento in materia di canoni di locazione di unità abitative fornito dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze a seguito delle richieste di chiarimento pervenute dall’Agenzia delle Entrate.

La legge di Stabilità per il 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147) si è occupata, tra le altre cose, dei pagamenti delle locazioni, stabilendo all’articolo 1 comma 50 che i pagamenti riguardanti canoni di locazione di unità abitative, fatta eccezione per quelli di alloggi di edilizia residenziale pubblica, sono corrisposti obbligatoriamente, quale ne sia l’importo, in forme e modalità che escludano l’uso del contante e ne assicurino la tracciabilità anche ai fini della asseverazione dei patti contrattuali per l’ottenimento delle agevolazioni e detrazioni fiscali da parte del locatore e del conduttore.

Avevamo già trattato l’argomento  – ora superato – in questo post: Legge di stabilità 2014: novità in materia di pagamento affitti Continua a leggere

Interessi Legali 2014: dal 2,5% all’1%

tasso-di-interesseDal 01 gennaio 2014 il tasso degli interessi legali ex articolo 1284 del Codice Civile, si ridurrà dal 2,5% all’ 1%. per effetto del  Decreto del 12/12/2013, pubblicato nella G.U. n. 292 del 13 dicembre 2013, del Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha la facoltà di modificare il tasso di interesse legale, con decreto da emanarsi non oltre il 15 dicembre, sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno (articolo 2, comma 185, legge 662/1996). Se entro tale data non è fissata la nuova misura del saggio, questo rimane invariato per l’anno successivo.

Oltre che per altri settori, la variazione del tasso di interesse si fa sentire in particolare in ambito fiscale, per le somme da versare a titolo di ravvedimento operoso in quanto oltre alle somme dovute e alle sanzioni sono dovuti gli interessi legali, nella misura dell’2,5% annuo fino al 31 dicembre 2013, e nella nuova misura del 1% dal 1° gennaio 2014.

La stampa dei registri obbligatori : numerazione e assolvimento imposta di bollo

registri contabiliIl prossimo 31 dicembre 2013 i contribuenti che gestiscono la contabilità ordinaria con sistemi “meccanografici” devono effettuare la stampa dei registri contabili. La normativa vigente prevede infatti che i registri contabili di contribuenti che gestiscono la contabilità ordinaria debbano essere stampati su supporti cartacei entro il 31 dicembre dell’esercizio successivo a quello di riferimento. Solo nel caso di ispezione precedente a tale scadenza i registri devono essere stampati alla richiesta degli organi verificatori.

A tal fine si ricorda che ai fini civilistici e fiscali (imposte sui redditi e IVA) i registri di cui sopra sono: Continua a leggere