Una delle principali novità rimaste nascoste durante la presentazione degli IPAD Air 2 e Mini 3 da parte di Tim Cook lo scorso 16 ottobre è la nuova SIM Apple. Si tratta di forse dell’aspetto più rivoluzionario proposto da Apple e capace di rivoluzionare il mercato della telefonia.
La SIM Apple è una sim card marchiata Apple non collegata ad un operatore telefonico, che darà agli utenti la possibilità di scegliere e cambiare liberamente il proprio gestore in base alla tariffa più conveniente per le proprie esigenze. Al momento si applica solo al piano dati degli IPAD.
Si legge sulla pagina ufficiale americana di Apple: “La Apple Sim ti dà la flessibilità di scegliere fra una varietà di piani a breve termine di operatori selezionati negli Stati Uniti e Regno Unito direttamente dal tuo iPad, così in relazione alle tue esigenze, puoi scegliere il piano che funziona meglio per te, senza impegni a lungo termine. E quando sei in movimento hai anche la possibilità di scegliere un piano dati di un operatore locale per la durata del tuo viaggio“.
Per adesso, dunque, funzionerà solo negli Usa e nel Regno Unito grazie ad accordi stipulati con i Big del settore quali AT&T, Sprint, T-Mobile ed Everything Everywhere. Per capirci è come se domani direttamente sulla nostra auto si decidesse a quale benzinaio affidarsi. Questo – almeno in teoria – dovrebbe obbligare i fornitori a essere più creativi nell’offerta e soprattutto a concorrere maggiormente sui prezzi. Apple in sostanza assume un ruolo di intermediario tra l’utente e gli operatori
E’ il cliente a scegliere di volta in volta, grazie al nuovo sistema operativo iOS8: nei tablet venduti in USA e UK, infatti, compare il menu “Cellular Data Account“, dal quale si può attivare il profilo dati adatto alle proprio esigenze. Il tutto senza dove cambiare la Sim, ma soltanto immettendo username e password.
Pare si tratti di una vecchia idea di Jobs di qualche anno fa che è stata ri-presentata perché oggi il mercato è pronto per questa nuova sfida. L’obiettivo chiaro di Apple e’ la marginalizzazione del ruolo dell’operatore telefonico a tutto vantaggio dell’utente (si spera). Slegare il cliente dalle clausole dei contratti e impedire che un operatore possa convincerlo a passare a un telefono di un altro marchio che magari costa meno, è probabilmente lo scopo principale della mossa di Apple. Per l’utente finale, invece, il primo vantaggio è in termini pratici che economici: si potrà, infatti, cambiare abbonamento, o più semplicemente tariffa, senza passare in un negozio per recuperare una SIM nuova.
La sfida più grande si concretizzerà ovviamente sul fronte degli smartphone e non si esclude che gli operatori si opporranno in tutti i modi. L’utente in teoria dovrebbe solo beneficiarne: si pensi per esempio alla possibilità durante un viaggio all’estero, che l’operatore di turno del Paese possa offrire automaticamente la sottoscrizione di un pacchetto voce o dati direttamente sullo schermo.
Non resta che attendere e capire quali saranno i primi effetti di questa novità.
(articolo in collaborazione con Luca Chilla)