Il disegno di legge di stabilità – approvato da pochi giorni dal Consiglio dei ministri ed ora all’esame del Parlamento – propone, tra l’altro, una stretta sulle detrazioni da portare in dichiarazione dei redditi per chi ha acceso un finanziamento ipotecario andando a colpire anche le assicurazioni sulla vita che nella maggior parte dei casi sono collegate ai mutui stessi.
DISCIPLINA ATTUALE
La normativa attuale prevede che il contribuente che accende un mutuo per l’acquisto della prima casa, possa detrarre ai fini Irpef, il 19% su un tetto massimo di oneri pari ad Euro 4.000 (ossia un massimo di Euro 760 di detrazione).
In questi oneri vanno inseriti per tutti gli anni gli interessi passivi sul mutuo prima casa. Solo per il primo anno a questo tetto dei 4.000 euro si possono aggiungere oneri e spese legate all’accensione del mutuo quali ad esempio: atto notarile sul mutuo, spese di istruttoria bancaria, spese di perizia, eventuale fattura per intermediazione immobiliare fino a 1.000 euro, imposte per iscrizione e cancellazione ipoteca.
Si ricorda, inoltre, che per poter fruire della suddetta detrazione mutuo prima casa, è necessario che ricorrano alcuni requisiti, quali ad esempio: essere proprietario dell’abitazione, essere intestatario del contratto di mutuo, acquistare l’immobile e stipulare il mutuo entro 12 mesi l’uno dall’altro, nonché adibire l’immobile ad abitazione principale entro 12 mesi.
In aggiunta al tetto dei 4.000 euro relativo al mutuo, fino ad oggi è stato anche possibile detrarre il 19% sul premio versato (da calcolare su un massimale di Euro 1.291,14) per un’assicurazione sulla vita.
COSA CAMBIA CON LA LEGGE DI STABILITA’ 2013
La legge di stabilità 2013 ritocca al ribasso questa detrazione interessi mutuo prima casa, in particolare per quei contribuenti che dichiarano un reddito superiore a 15.000 euro all’anno. Il tetto massimo su cui calcolare la detrazione 19% in questo caso si ridurrebbe, da Euro 4.000 ad Euro 3.000 . Questo comporterebbe la riduzione dell’importo massimo detraibile sul mutuo prima casa a 570 euro. La nuova legge rappresenta, quindi, una stangata da 190 euro l’anno.
A questo si aggiunge la stangata quella sulle detrazioni per le assicurazioni sulla vita che secondo quanto previsto dalla nuova norma verrebbero computate nel tetto massimo di 3.000 euro. La conseguenza è che nell’ipotesi in cui solo con gli interessi passivi il mutuatario raggiunga già una spesa annua di Euro 3.000 non sarà più ammessa la detrazione del 19% sul premio assicurativo versato.
RETROATTIVITA’ DELLA NORMA
A complicare il tutto è il probabile “effetto retroattivo” della norma che colpirebbe già le prossime dichiarazioni da presentare a metà 2013 relative all’anno fiscale 2012.